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Come ristrutturare il sistema pavimento e ottenere il bonus 110%?

Per chi sta pensando di svolgere opere di ristrutturazione al proprio pavimento, questo è senza dubbio un periodo particolarmente vantaggioso. In questo momento, infatti, per incentivare ed agevolare gli interventi sulle abitazioni il governo ha previsto diversi bonus (e si sta impegnando per rinnovarli fino al 2023).

Parliamo ad esempio del bonus ristrutturazione 50%, dell’Ecobonus 65% e del Superbonus 110%: incentivi che permettono di compiere diverse opere di miglioramento per la propria abitazione, tra cui anche il rifacimento delle superfici orizzontali o la posa dei massetti.

Tra i tre bonus, certamente quello al 110% è il più ambito. La maxi aliquota però viene concessa solo in alcuni casi: vediamo quali sono in questo articolo.

 

Come accedere all’ecobonus pavimenti

Per accedere al Bonus Pavimenti 110% ci sono quattro punti da tenere in considerazione.

1. Miglioramento di due classi energetiche

Sebbene si tratti di quattro condizioni imprescindibili, questo primo punto è forse quello più incisivo, in quanto riguarda nello specifico gli interventi da dover svolgere nell’abitazione per poter accedere alla maxi aliquota 110%.

Per ottenerla, infatti, c’è bisogno di compiere un intervento maggiore tra quelli indicati dal decreto, che permetta di aumentare l’efficienza dell’abitazione di almeno due classi energetiche (o di raggiungere quella più alta, se ciò non fosse possibile). Nell’ambito di questi interventi - definiti trainanti - sarà poi possibile svolgere una serie di opere minori (interventi trainati). La pura ristrutturazione del pavimento fa parte di questi ultimi, in quanto - sebbene ad esempio la posa dei massetti garantisca di per sé un miglioramento dell’efficienza energetica - non permetta l’avanzamento di due classi.

Dunque, come fare?

Se si vuole ottenere l’ecobonus 110%, l’intervento trainante da compiere collegato al rifacimento del pavimento è l'installazione di un riscaldamento a pavimento.

Così il legislatore si assicura che si vada ad agire anche sull’efficienza e non “sull’estetica”, ma i vantaggi ovviamente non mancano anche per chi ne usufruisce, in quanto combinando un sistema radiante a pavimento, un'installazione ad hoc dei massetti e la ristrutturazione delle superfici orizzontali i risparmi in bolletta saranno ben visibili.

In ogni caso, se non si volesse installare il riscaldamento a pavimento ma si volesse solo riformare massetti o pavimento, si potrà comunque trarre vantaggio dei bonus ad aliquota 65% o 50%.

 

2. Opere su massimo due unità abitative

Al contrario di quanto il decreto indicasse inizialmente, oggi il Superbonus 110% non è più applicabile esclusivamente alla prima casa, ma diventa valida per un massimo di due unità immobiliari, quindi anche eventualmente alle seconde case.

Attenzione però: con il termine “seconda casa” si indica un’abitazione in cui non si abita principalmente. Quindi, una casa qualsiasi, anche nell’eventualità in cui si tratti dell’unico immobile posseduto da una persona, può risultare una seconda casa ai fini fiscali, se per esempio viene data in affitto. L’Agenzia delle Entrate specifica infatti che, ai fini della detrazione, chi sostiene le spese deve possedere o detenere l’immobile oggetto dei lavori: valgono quindi anche i contratti di locazione e di comodato. Per riassumere dunque può accedere al bonus:

  • il proprietario di una casa, che sia quella in cui abita principalmente o la seconda. L’importante è non richiederlo per più di due unità abitative;
  • chi abita in una casa concessa tramite affitto o comodato;
  • il proprietario di una casa data in affitto.

 

3. La tipologia dell’immobile dev’essere prevista dal decreto

Per accedere alla maxi aliquota vi sono anche delle eccezioni che riguardano alcune delle categorie catastali. Queste categorie che non possono richiedere le agevolazioni sono:

  • abitazioni signorili; 
  • abitazioni in ville;
  • castelli e palazzi di pregio storico o artistico, a meno che questi non siano aperti al pubblico;
  • immobili in cui si esercita un’attività professionale; questi potranno beneficiarne solamente nell’ipotesi di partecipazione alle spese per interventi “trainanti” effettuati dal condominio sulle parti comuni.

 

4. Le spese devono essere effettuate prima del termine previsto

Ciò che indica al momento il decreto per quanto riguarda le tempistiche è che, per avere accesso alla detrazione del 110%, è necessario sostenere le spese degli interventi nel periodo compreso fra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno del 2022. Se entro questa data sarà stato completato almeno il 60% dell’intervento complessivo, il Superbonus sarà valido anche per le spese sostenute successivamente, ma entro il 31 dicembre 2022 (questo prolungamento, però, vale solo nel caso dei condomini).

 

Riscaldamento a pavimento e ristrutturazione

Come abbiamo visto, per ristrutturare il pavimento della propria casa godendo della detrazione del 110%, è necessario intervenire con un riscaldamento a pavimento. Questo rappresenta una buona occasione:

  • per arrivare ad avere circa il 25% del risparmio in bolletta ogni anno;
  • per diminuire drasticamente la possibilità che si formino polveri dannose per la salute, andando a migliorare la qualità dell’ambiente a casa propria;
  • per migliorare anche l’estetica dell’abitazione, eliminando gli impianti di riscaldamento esterno.

 

Una volta realizzato l’impianto di riscaldamento però è bene dare peso anche agli altri componenti del nostro pavimento, così da massimizzare la qualità del risultato (e soprattutto per non rischiare sovrapprezzi per errori del lavoro).

Ad esempio, un elemento di fondamentale importanza alla quale è bene prestare attenzione è il massetto: questo è infatti lo strato che provvederà alla capacità termica dell’impianto di riscaldamento e che proteggerà quest’ultimo, ricoprendolo e separandolo dalla pavimentazione finale. È quindi comprensibile il suo ruolo per un risultato ottimale, eppure spesso questo passa in secondo piano, procedendo con una messa in posa non idonea: qui trovi gli errori di posa del massetto più comuni.

 

In conclusione quindi, per ristrutturare il sistema pavimento godendo della maxi aliquota messa a disposizione dallo Stato, il trucco è quello di abbinare l’intervento trainante collegato e, per trarre il massimo dei risultati ottenibili con il bonus 110% e non rischiare di intaccare l’integrità della pavimentazione finale, accostare una messa in posa di qualità dei massetti. Un investimento per la propria abitazione che garantirà qualità e risparmio, e che oggi potrà essere effettuato con un importante incentivo.

 

Massetti per soluzioni ribassati

Scritto da Redazione il 25 agosto 2021

Categorie: massetto

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