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Inerzia termica, conducibilità termica ed efficienza energetica: facciamo chiarezza

Da un po’ di tempo il tema dell’efficienza energetica ha iniziato a prendere piede in diversi ambiti. Oggi, rispetto al passato, abbiamo infatti sempre più chiaro quanto avere un occhio di riguardo per l’efficienza energetica sia importante, non solo da un punto di vista economico, ma anche da un punto di vista ambientale: riduzione di sprechi inutili di risorse e diminuzione dell’inquinamento.



Tra i settori dove l’attenzione all’efficientamento energetico è divenuta sempre più importante c’è sicuramente l’immobiliare: fare le scelte giuste, quando si parla della propria casa, può infatti garantire risparmi e ridurre sprechi.
Se ci si affaccia a questo campo in vista di progettazione o di ristrutturazione della pavimentazione, è inevitabile intercorrere in alcuni termini tecnici come inerzia e conducibilità termica. Proviamo a fare chiarezza per capire quale sia il ruolo svolto da questi in tema di efficienza energetica.


Inerzia termica


L’inerzia termica influisce sul tempo impiegato da un materiale a cambiare la propria temperatura più o meno lentamente, in relazione agli stimoli dell’ambiente esterno o interno.
Più è alta l’inerzia termica di un materiale, più sarà il tempo impiegato da questo a rispondere al cambio di temperatura.
È quindi comprensibile che, la scelta di un materiale più o meno capace a cambiare la propria temperatura dipenda in maniera consistente dall’uso che se ne fa.


Conducibilità termica


La conducibilità termica si distingue dall’inerzia in quanto questa riguarda la capacità stessa di un materiale di trasmettere più o meno il calore.
Più la conducibilità è elevata, più un materiale conduce gli stimoli caldi (o freddi) dell’ambiente esterno. Al contrario, i materiali con una conducibilità termica bassa o nulla non assorbono la temperatura esterna, ed è per questo che vengono definiti isolanti, proprio per la loro capacità di isolare l’ambiente interno dalla temperatura esterna.
Anche qui, uno studio attento del materiale che si andrà ad adoperare per utilizzi diversi è necessario per migliorare l’efficienza dell’abitazione.


L’efficientamento energetico della pavimentazione


Abbiamo quindi visto a livello teorico cosa sono inerzia e conducibilità. Rimane però da capire, a livello pratico, come andrebbe progettata la pavimentazione in un contesto di efficienza energetica, sfruttando queste due proprietà a proprio favore.
Come citato prima, per comprendere quali siano i materiali più adatti a rendere l’abitazione efficiente, tutto dipende dal risultato finale che si vuole ottenere e dall’utilizzo che se ne fa.
Ad esempio, per i lavori legati alla pavimentazione, un protagonista fondamentale del comportamento termico è il massetto, ovvero quello strato che fa da collegamento tra il sottofondo ed il pavimento superficiale sul quale camminiamo.
Perché un protagonista? Per spiegarlo e per fare chiarezza, da un punto di vista pratico, prendiamo due esempi chiave e antistanti:
- pavimentazione con impianto radiante;
- pavimentazione senza impianto radiante.


Efficienza termica e riscaldamento a pavimento


Prendiamo come prima ipotesi la progettazione di una pavimentazione con impianto radiante.
Se si sta procedendo in questo senso nella propria abitazione, per garantire un’alta efficienza termica, ancora prima di scegliere il materiale della pavimentazione sarà indispensabile pensare al massetto giusto, essendo questo lo strato che si trova proprio sopra l’impianto. Il consiglio è quello di assicurarsi che vengano posati massetti a bassa inerzia termica e ad alta conducibilità; ciò vorrà dire valutare sia il materiale del massetto, sia il suo spessore, che più è ridotto e più permette al calore di propagarsi velocemente.

Scegliere dei massetti di questo tipo porterà diversi vantaggi, ad esempio:

  • poter riscaldare l’abitazione più velocemente;
  • diminuire gli sprechi, evitando di dover accendere il riscaldamento più o meno in anticipo per scaldare l’ambiente;
  • ridurre notevolmente, di conseguenza, le spese in bolletta;
  • scaldare gli ambienti in modo più omogeneo;
  • migliorare in generale l’efficienza energetica.

 

Pavimentazione senza impianto radiante

Quando nell’abitazione non si installa un impianto radiante, invece, la soluzione da impiegare è l’opposta, ovvero un massetto ad alta inerzia termica e bassa conducibilità. Grazie ad un massetto isolante si permette all’abitazione di non disperdere il calore interno e di mantenerlo costante una volta che l’ambiente è stato riscaldato. Chiaro che, anche in questo caso, con il massetto giusto vengono assicurate prestazioni energetiche molto più efficienti della norma.

In conclusione, quello della giusta scelta dei materiali per la propria pavimentazione potrà sembrare uno studio complicato, ma una volta capiti i concetti di inerzia e conducibilità e come i componenti giusti possano realmente migliorare l’efficienza della nostra abitazione, sarà chiaro come questo sforzo iniziale sarà ricompensato da una migliore vivibilità della nostra casa e da risparmi non indifferenti.

 

Massetti per soluzioni ribassati

 

Scritto da Redazione il 5 agosto 2021

Categorie: massetto

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